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GUIDA TURISTICA

Lo Stand

Lo Stand


Lo stand è sempre stato il vanto della nostra Pro Loco: fin dal primo momento in cui è stato costruito nel lontano 1984, ha sempre preso il premio come migliore costruzione presente nel villaggio del Festival delle Sagre.
Questa struttura si compone di quattro elementi che sono venuti ad aggiungersi e ad integrarsi nei vari anni.
Il primo elemento, quello storico, è stato costruito su un rimorchio usato dalla Marina Americana per il trasporto dei carri armati durante l'ultimo conflitto bellico, su questo pianale fu costruita durante l'inverno del 1983 la casetta in muratura che rappresenta l'osteria del paese. Un particolare ricordo va al compianto Raviola Adriano, ideatore e realizzatore dell'opera.
Le altre due strutture, il retro e la cucina, sono state realizzate in tempi più recenti, constano di una anima in ferro rivestita da pannelli in legno.
Il retro rappresenta un'antica casa di paese. Tali costruzioni oltre ad avere una funzione estremamente importante per la loro funzionalità, riescono, nel contempo, a delimitare lo spazio della cucina in modo estremamente coerente con l'ambiente in cui sono inserite.
Alla luce di quanto sopra la Camera di Commercio inserì il nostro stand al centro della piazza e non sul perimetro laterale in quanto "bello da vedere su tutti i quattro lati".
Non contenti di quanto ottenuto e constatando la mancanza di una struttura importante come la chiesa all'interno del Villaggio delle Sagre, la nostra Pro Loco ha voluto cimentarsi nella costruzione di tale edificio.

Ed è così che, dopo la vittoria al Festival delle Sagre del '98 venne approvata l'idea di sostituire un pannello laterale di tamponamento con la realizzazione della chiesa.
Il progetto di massima fu realizzato e presentato nella festa di ringraziamento del '99 e da quel momento iniziò la ricerca dei materiali occorrenti per la realizzazione di quanto progettato.
Grazie ad una talpa del settore ferroviario si acquistò a Novi Ligure un rimorchio destinato al trasporto dei carri merci.
Per contenere le spese e per dare all'opera una sua veste del tutto caratteristica, sono stati reperiti materiali edili provenienti da demolizioni.

Il materiale reperito ed il rimorchio, opportunamente gommato, vennero trasferiti all'interno di un capannone gentilmente concesso dalla Cantina San Rocco di Vigliano.
Grazie a questa struttura coperta si è potuto avviare il cantiere di lavoro che, iniziato il 6 ottobre 1999, è terminato nell' agosto 2000.
Durante tutto questo periodo i lavori hanno occupato il tempo libero e le serate dei membri della Pro Loco e dei loro amici, soprattutto nella stagione invernale.
Si sono avvicendati nell'opera trattoristi, meccanici, gommisti, fabbri, muratori, falegnami, lattonieri, palchettisti, stuccatori, elettricisti, imbianchini, decoratori, restauratori, vetrai e soprattutto semplici manovali.
Da notare che la maggior parte delle sopramenzionate maestranze sono simpatizzanti della Pro Loco che hanno prestato la loro opera gratuitamente, unicamente per la soddisfazione di creare qualcosa in cui hanno creduto.
Ma non è tutto: per essere completa l'opera, dopo la costruzione dell'involucro, doveva essere arredata, per cui vennero ricercati arredi tipici dell'epoca ('700) ; vennero così reperiti l'altare, i banchi, l'inginocchiatoio, il tabernacolo, i candelabri, la statua di San Giuseppe, i reliquiari, i quadri, il leggìo.
Tutti elementi che, dopo una accurata opera di restauro, sono stati inseriti nella chiesa ed hanno creato quell'opera straordinaria presentata al Festival delle Sagre del 2000, anno del Giubileo.
A coronamento dei lavori e per legittimare quanto realizzato, nel pomeriggio di domenica 10 Settembre 2000, in piazza Campo del Palio, durante il Festival delle Sagre, nella nostra chiesetta don Mario Banaudi ha celebrato la Santa Messa, cosa che si è ripetuta domenica 5 Novembre 2000 nel piazzale della Cantina Sociale con la partecipazione di monsignor Francesco Ravinale, Vescovo di Asti.

Il piacere di trovarsi insieme, di ideare, di costruire, di modificare e ricostruire, ha costituito quella forza di gruppo che ha fatto sì che il lavoro intrapreso non fosse mai pesante e non costituisse un obbligo ma un divertente diversivo, e questa è stata la carta vincente per ottenere il risultato che si può ammirare.
Per gli amanti dei numeri si forniscono ora alcuni dati della chiesa :
lunghezza esterna mt. 13,80
larghezza esterna mt. 3,20
altezza colmo mt. 4,20
altezza max. campanile telescopico mt. 8,20
peso complessivo struttura ql. 254
Per la realizzazione sono stati utilizzati 2500 mattoni pieni, 450 coppi, 6 mc di legname, n° 24 ruote e n° 5.000 ore di lavoro.



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