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GUIDA TURISTICA

La Sfilata

Nell'arco delle varie edizioni la sfilata è cambiata con il passare degli anni. Si è iniziato dal tema "Come ci si preparava alla notte" per passare a "Il matrimonio", alla "Corsa ciclistica di inizio secolo", a "Cuma as dava e cuma as dà el verdaram e u sufru" ( come si davano e si danno il verderame e lo zolfo), alla "Fienagione", al "Cantè j'euv" ( il canto delle uova).
Il tema che da circa 12 anni si presenta alle sagre è il Martinet (l'antico maglio per la fabbricazione di attrezzi agricoli).
La sfilata è composta da una serie di carri che rappresentano la costruzione e la commercializzazione degli attrezzi agricoli.
Il primo carro rappresenta l'officina del "Martinet", colui che fabbricava gli attrezzi agricoli. La lavorazione inizia dal pezzo di ferro grezzo che viene scaldato nella forgia, una volta reso incandescente viene affidato alle sapienti mani del martinet che grazie al martellamento del maglio modella il ferro nella forma voluta, poi, una volta raffreddato l'utensile, viene rifinito grazie alla cesoia ed alla mola in pietra.
Tutta questa rappresentazione viene realizzata mediante la trasmissione del movimento da un' unica sorgente a tutte le macchine grazie a rinvii formati da pulegge e cinghioni (curias). Tali rinvii danno modo di regolare le diverse velocità necessarie alle varie macchine per operare nel corretto modo di lavorazione.
La macchina più spettacolare è il maglio, composto da una testa battente di Kg. 300, fissata ad un tronco in legno di melo, mossa e ritmata da una enorme ruota in ferro azionata dai curias di cui sopra, ma è l'abilità del martinet l'attrattiva principale: l'uomo che senza perdere colpi trasforma, con un abile gioco di tenaglie, un pezzo di ferro incandescente in una zappa, un badile o una falce.
Questa rappresentazione è stata realizzata mediante il recupero di una vera officina, ormai in disuso, nella zona di C.so Volta in Asti, e trasferita su un rimorchio, all'uopo costruito, atto a sopportare il peso di circa 150 quintali e le sollecitazioni dovute al continuo martellamento del maglio; da non trascurare infine la realizzazione di tutte le movimentazioni necessarie a fare funzionare, sul rimorchio, l'intera officina.
Sul secondo carro, viene rappresentato il mercato all'aperto dove i contadini contrattavano ed acquistavano gli attrezzi costruiti dal martinet.
Infine nella stessa officina di C.so Volta è stato recuperato anche un camioncino FIAT, rimesso in ordine ed in perfetto stato di funzionamento, che il "martinet" usava per trasportare ai venditori gli attrezzi da lui costruiti.