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GUIDA TURISTICA

Territorio

Territorio


Mongardino è composto da più frazioni sparse sul territorio ed ognuna ha un qualcosa di interessante che la rende degna di essere visitata.

Partendo dalla Madonna si può visitare la chiesa, che ha origini antichissime: già dal lontano 1698 se ne hanno notizie e fu costruita per ringraziare la Beata Vergine della guarigione miracolosa di un giovane del luogo al quale era apparsa.

Scendendo giù verso la stazione ci si può imbattere nella grande quercia in località Valle Crocione, proseguendo si arriva alla località Malandrina ( così chiamata perché in passato era abitata da tipi poco raccomandabili) in prossimità della stazione ferroviaria. Qui si può visitare la chiesetta di San Sebastiano.

Proseguendo nel nostro itinerario diretto al concentrico del paese si può osservare la cappella votiva in località San Pietro, successivamente nel centro storico si può visitare la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista e San Vincenzo di antichissima origine e riedificata verso il 1700.


Proseguendo per la località Aschieri ( il nome deriva dalla famiglia Aschiero che abitava in quel luogo) l'Edicola Sacra dell'Assunta, che forse già esisteva verso la metà del Cinquecento.

In località Garlasca, al bricco della Rocca, si trova l'edicola dell'Addolorata eretta nel 1892 e successivamente lungo il percorso una pianta di ulivo secolare da cui provengono i rami impiegati per festeggiare la giornata delle Palme.


In frazione Valbocchetto, in località Serra Riondino, è posto un caseggiato agricolo denominato il "Palazzo", dove fu rinvenuta una lapide funeraria fatta scolpire dal pro console Petronio Epagato in memoria della moglie Licinia Irene.

Addentrandoci nelle vigne e nei boschi per la località Montemarzo si possono osservare ancora dei reperti fossili e il bosco degli gnomi che le leggende popolari dicono fosse abitato dagli stessi. Arrivando invece da Asti, dalla Strada Provinciale per Rocca d'Arazzo, la prima frazione è il Terpone dove si può osservare la Cappella di San Pietro e Paolo che è di recente costruzione (1913), dopo si entra nella località Serra d'Asti chiamata così perché la strada costeggia la dorsale della collina ed era l'unica via di collegamento per Asti, qui si osservano prima l'edicola di San Giuseppe benedetta nel 1926, e poi in località Gavazza la cappella privata dedicata a Maria Ausiliatrice.

Alla fine della frazione è posto il colle Sant'Antonio famoso per il suo santuario e per le cappelle della via Crucis.

In primavera è piacevole assaporare i nuovi profumi e osservare i colori della natura che rinasce e nelle giornate più serene dal punto più alto (la piazza della chiesa) si può osservare la catena montuosa delle Alpi.

In estate è il luogo ideale per chi cerca un po' di refrigerio e per scappare dalla calura cittadina grazie al suo clima temperato.

In autunno, la stagione regina per il paese, visitandolo ci si può imbattere nella vendemmia oppure può essere semplicemente una meta di passaggio per Asti, per il festival delle sagre o il Palio, o per la vicina Alba, regina del tartufo.

In inverno la neve, se la natura lo vuole, crea sulle colline mongardinesi un paesaggio da cartolina.

La produzione locale principale è quella vinicola. Nel territorio si producono vini D.O.C. quali Barbera d'Asti, Barbera del Monferrato, Grignolino, Dolcetto e Cortese che si possono acquistare presso i singoli produttori o presso la Cantina dei Vignaioli Astibarbera in località San Marzanotto.

Nel comune oltre al circolo ricreativo parrocchiale ANSPI, si possono trovare un bed and breakfast, un agriturismo.